Oltre il caffè
by bullmonzaVisto: 0 veces Comentarios 0 Date: 18-06-2025 Idioma:

Capitolo 1 – Colazione proibita
Luisella era sempre impeccabile. Ogni mattina attraversava i corridoi della scuola con quel passo sicuro e sensuale che non lasciava indifferenti. Formosa, solare, con quel fascino tutto siciliano che mescolava fuoco e raffinatezza. Vestiva sempre con gusto provocante ma mai volgare: gonne aderenti, bluse di seta, autoreggenti celate da uno spacco appena accennato, tacchi alti che scandivano i secondi come un metronomo del desiderio.
Antonio la osservava da tempo, senza mai osare. Anche lui sposato, uomo maturo, con lo sguardo di chi conosce bene le sfumature del piacere. Ogni giorno la incontrava al bar vicino alla scuola, stesso orario, stessa abitudine: cappuccino per lei, caffè ristretto per lui. Ma quella mattina fu diversa.
Lo sguardo di Luisella si posò su di lui più a lungo del solito. Un sorriso. Non uno qualunque. Uno di quelli che sanno, che parlano. Vittorio la ricambiò, alzandosi e offrendosi di pagarle la colazione.
“Ti devo qualcosa?” chiese lei, fingendo ingenuità.
“Sì. Uno sguardo in più… e il tuo tempo.”
Lei rise. Un suono basso, caldo, femminile. Poi si voltò verso l’uscita, lasciando che la gonna ondeggiasse appena. Ma prima di varcare la porta, si girò di scatto.
“Antonio… hai un’ora libera?”
Lo sguardo di lui si accese. Nessuna parola. Solo un cenno. Salirono in auto. Il silenzio era elettrico, teso come l’elastico di una calza che sta per essere tirato via.
Capitolo 2 – La camera 204
Il motel era discreto, nascosto tra le curve di una strada secondaria. Antonio parcheggiò senza fretta. Luisella non disse nulla. Ma quando varcarono la soglia della camera 204, la tensione si sciolse in un lampo di fuoco.
Si avvicinò a lui senza fretta. Lasciò cadere la borsa sul letto e con le mani sfilò lentamente i guanti in pelle che indossava, uno dopo l’altro. Poi, con un gesto sensuale, si sciolse i capelli. Lo guardava. E nei suoi occhi c’era la sfida e l’invito.
Antonio la raggiunse. Le sfilò la giacca, scoprendo la camicetta bianca trasparente sotto cui spiccava il pizzo nero del reggiseno. Le sue dita sfiorarono il bordo della gonna, risalendo lentamente fino all’elastico dell’autoreggente.
Lei gli afferrò la camicia, lo tirò verso di sé e sussurrò: “Mi desideravi… ora fammi tua.”
I corpi si cercarono con foga e dolcezza. I vestiti cadevano come promesse mantenute. Sul letto, la pelle contro pelle era una sinfonia di respiri, carezze, sussurri caldi. Luisella si mostrò passionale, libera, senza freni. Antonio la ammirava e la divorava, guidato dal desiderio accumulato giorno dopo giorno, colazione dopo colazione.
Fu un incontro di anime affamate, un mix di eleganza e trasgressione che li travolse. Quando tutto si placò, lei si stese accanto a lui, con un sorriso soddisfatto.
“Domani solita ora?” chiese, passandosi un dito sulle labbra ancora arrossate.
Antonio sorrise.
“Domani… voglio il dolce con il caffè.”