HISTORIA TìTULO: Iniziazione di una coppia 
Menu

Iniziazione di una coppia Espana language


Avatar Author

Iniziazione di una coppia

by claudio
Visto: 0 veces Comentarios 0 Date: 11-09-2025 Idioma: Language

Da sempre amante dei racconti erotici... esordisco con questo in cui narro di un'esperienza vissuta realmente (i nomi della coppia ovviamente sono di fantasia). MI piacerebbe sapere come lo giudicate per decidere se proseguire o meno. Grazie.

“Dottor Carli, buongiorno, può fare un salto nel mio ufficio ?”
Chi invitava il dottor Carli a raggiungerlo nel suo ufficio era il dottor Romani, il capo del personale della società per la quale il primo, da cinque anni, lavorava.
Chissà cosa voleva Romani da lui … questo è ciò che Carli pensava mentre bussava alla porta dell’ufficio del primo.
“Prego prego si accomodi” … così l’accolse Romani, accompagnando quelle parole con un leggero sorriso …
I due ora stavano uno di fronte all’altro ….
Carli Guido era un ingegnere appena 35 enne, alto, fisico asciutto, sposato da tre anni con Giulia, una bella ragazza di 30 anni, conosciuta 10 anni prima, frequentando lo stesso stabilimento balneare d’estate …
Romani Claudio, come sopra detto, era il direttore del personale. Da poco aveva superato i 50 anni, anche lui alto, con capelli brizzolati, era tipo di poche parole … arrivava presto in ufficio e raramente si intratteneva a parlare con il personale … di lui non si sapeva altro: era sposato ?, lo era stato ? …. Chissà !
Romani guardando dritto in viso Carli, iniziò a parlare dello stato di congiuntura economica in cui versava il settore produttivo della loro azienda, ma anche della possibilità di aprirsi a nuovi mercati etc….
Carli ascoltava con attenzione ed anche con viva apprensione … temendo infatti di esser licenziato “… oddio come l’avrebbe detto a Giulia, proprio ora che avevano in mente di acquistare l’appartamento ove vivevano ….”, questi pensieri affollavano la sua mente …
Alla fine di questo discorso, Romani accortosi dello stato di soggezione di Carli, si lasciò andare ad una frase che, mai quest’ultimo avrebbe immaginato di udire …. “Carli, ascolti, anzi ti voglio chiamare per nome perché potresti essere … che ne so … mio nipote … ascolta Guido … qui si profila la possibilità di crescere professionalmente … e tu potresti essere designato a direttore dello stabilimento di …. che ne dici ? ti piacerebbe ?”
“certo che mi piacerebbe“ … balbettò Guido … “ma è possibile ? … io sono qui in azienda da poco … ci sono tanti miei colleghi più anziani ed esperti ….”
“se ti ho convocato qui” … replicò Romani … “è perché in te ho colto che ci sono delle potenzialità … ovviamente il consiglio di amministrazione dovrà ratificare questa mia proposta, ma vedrai che nei mesi a venire, lavoreremo insieme per raggiungere questo obiettivo”.
Guido, nel congedarsi dal suo capo, gli porse la mano, ricevendo una stretta forte e vigorosa …
Mentre ritornava al suo ufficio, ripensava ai 20 minuti precedenti … non solo alla proposta ricevuta, ma all’esser paragonato a nipote del capo ed al decisionismo di questi, schietto, diretto e forte …
La sera tornato a casa, Giulia si accorse subito che c’era una novità !
“Dai dimmi cosa succede ? … non farmi preoccupare … “ … la giovane sposina, come il marito, era una persona semplice … molto dolce … titubante nelle scelte … sempre preoccupata di non fare bene ….
“sai stamattina chi mi ha chiamato ? … il dottor Romani … sai il capo del personale … quello che in ditta tutti temono ….” … quest’esordio lasciò di stucco Giulia … nella sua testolina bionda iniziarono a turbinare cattivi pensieri, Guido se ne accorse e subito la rassicurò “ … no stai tranquilla … vuole promuovermi …”
I due si presero per mano e si abbracciarono !
Guido chinò il suo sguardo verso Giulia, lei rivolse il suo verso il marito e si baciarono … un bacio tenero da innamorati quali erano …
Guido riprese il dialogo e per convincere Giulia, le raccontò pure del fatto che il dott. Romani gli aveva detto di considerarlo come un nipote …. “allora anche io sono sua nipote”, aggiunse Giulia, generando una risata in entrambi ….
Nei giorni a seguire, Guido si recava nell’ufficio di Claudio che gli illustrava vari documenti aziendali … per prepararlo all’esame che sicuramente il consiglio d’amministarzione tra qualche mese gli avrebbe fatto, per validare la candidatura proposta da Ranieri.
Tra i due si era creato in clima di confidenza, nel rispetto ovviamente dei ruoli e dell’età … molto simile al rapporto tra zio e nipote …..
Adesso, nelle pause pranzo, i due si sedevano allo stesso tavolo e continuavano a parlare … non solo di lavoro, ma anche e soprattutto dei rispettivi interessi personali …
Un giorno, Claudio disse a Guido “ma continui a parlarmi di Giulia, ma quando me la fai conoscere la mia nipotina ?” ….
La frase spiazzò Guido, dentro di sé pensò “che sciocco, perché non ci avevo pensato … dovrei invitarlo una sera a cena da noi … così anche Giulia lo conosce e vede che quanto gli ho raccontato è vero”…..
La sera tornato a casa, comunicò a Giulia che sabato sera avrebbero avuto a cena il direttore …. Giulia sorrise, finalmente avrebbe avuto un ospite … da quando si erano sposati non avevano mai avuto un ospite a cena ….
Il loro rapporto di coppia, felice invero, era stato inghiottito dal tran tran lavorativo … Nei week end poi erano stanchi … c’era sempre qualcos’altro da fare ….
A questo attimo di gioia, seguì poi la paura che la loro casa non fosse adeguata a ricevere il dottor Ranieri, “lui sarà abituato a ben altre situazioni” …. pensò Giulia … “come mi vesto ? … cosa preparo a cena ?” …. Guido la rassicurò dicendole “ti aiuto io … stai tranquilla che tutto andrà per il meglio ….”
Il mattino seguente Guido comunicò l’invito a Claudio che rispose accettandolo ….
Alle 20:12 di sabato, il citofono di casa Carli suonò, un trillo deciso … come determinato nell’agire era chi l’aveva provocato … il dottor Romani …
Guido rispose al citofono “secondo piano” ….
Quando la porta dell’ascensore si aprì, apparve in tutta la sua imponenza il dottor Romani, era come al solito elegantissimo, abito grigio scuro, camicia bianca, cravatta bleu ….
Entrato in casa, Guido lo invitò a seguirlo in sala e ad accomodarsi in salotto … neanche il tempo di farlo che, proveniente dalla camera da letto, giunse Giulia … era raggiante … aveva scelto un tubino nero … smanicato, anche se era inverno … ma tanto in casa c’erano i termosifoni …. scarpe ballerina in vernice nera, calze velate color carne …. I capelli erano raccolti a coda di cavallo … trucco quello essenziale ….
“oh, finalmente, ti conosco !” …. Romani si alzò dal divano pronunciando questa frase …. aggiungendo “ non mi avevi detto che mia nipote era così bella !!” … bastò questo per sbloccare le tensioni accumulate nell’attesa dell’incontro …. Invero, un pò imbarazzata Giulia lo era, posto che Romani, le aveva preso la mano che lei gli aveva porto per salutarlo, e l’aveva avvicinata alle sue labbra, facendole il baciamano …. Per lei era la prima volta … l’aveva visto in qualche film … ma ora l’aveva ricevuto lei ….
Questo la imbarazzava un po’, il resto e più rilevante della tensione era dato invece dal fatto che Claudio non smetteva un attimo di fissarla …..
La stava fotografando … scrutava ogni lembo della sua pelle scoperta dai vestiti ed anzi, Giulia si sorprese per un attimo al pensiero che forse Claudio la stava immaginando anche nuda …
Chissà perché faceva questi pensieri, non erano da lei … lei che aveva studiato in un collegio gestito da suore … che l’unico uomo che aveva avuto era Guido, il suo Guido ….
Cercò di scacciarli, ma ogni tanto tornavano ….
Claudio era una persona brillante, i due giovani pendevano dalle sue labbra … lui raccontava aneddoti vari … illustrava viaggi … emozioni vissute ….
Sembrava quasi di riviverle, da protagonisti ovviamente ….
Finita le cena, Guido propose di sedersi sul divano per stare più comodi, mentre Giulia avrebbe preparato il caffè ….
Claudio, rispose che mai avrebbe lasciato sola una donna in cucina … che Guido avrebbe atteso in salotto .. mentre lui e Giulia avrebbero preparato il caffè …
Fu così che Guido si sedette sul divano, guardando distrattamente la TV che illustrava i match di calcio del giorno seguente, mentre Claudio e Giulia, rimasti da soli in cucina predisponevano le tazzine su di un vassoio e caricavano la moka ….
Mentre il caffè gorgogliava, diffondendo il suo aroma nella stanza, alla frase di Giulia “che buon profumo”, Claudio rispose un deciso “preferisco il tuo di profumo”.
Questa frase audace inizio a pulsare nelle tempie di Giulia, diventata rossa in viso ….
Quel colorito rimase anche quando fecero ingresso in sala … Guido le disse infatti “ mi sa che hai bevuto un po’ … o forse è meglio abbassare i termo” ….
Era ben altro il motivo !!! Claudio peraltro, sfacciatamente, le fissava le cosce …. I due uomini erano seduti sul divano mentre lei sedeva su di una sedia … gambe accavallate, serratissime, ma tutto questo anziché tranquillizzarla le provocava forti emozioni …. Le labbra della sua fichetta infatti si sfregavano tra loro, generando piacere ….
Ma che razza di pensieri stava facendo, lei una brava ragazza sin qui … stava coltivando pensieri trasgressivi !
Quando Claudio lasciò la loro abitazione, Giulia era su di giri: tutta quella situazione, i complimenti ricevuti da quell’uomo maturo che poteva esser sì suo zio, i suoi sguardi penetranti, la contemporanea presenza di suo marito Guido, che sembrava non accorgersi di quanto era successo, l’avevano molto emozionata …
Quando andò in bagno per struccarsi ed indossare il pigiama, sedendosi a fare la pipì si accorse che la mutandina nera che indossava era tutta sporca degli umori che la sua fichetta aveva generato durante tutta la serata …
Si guardò allo specchio e si vide bella come non mai … iniziava così ad avere consapevolezza che il suo corpo, da ragazza era divenuto quello di una donna, anzi di una femmina capace di attirare l’attenzione, non solo di suo marito, ma anche di altri uomini …
Si sorprese, non poco, nel vedere i capezzoli delle sue tettine irti come non mai !
Provò a toccarne uno, lo sentì duro ma soprattutto quel tocco le provocò una fitta alla fichetta … istintivamente, con la mano, scese verso quello spacco e lo trovò bagnatissimo e caldo …. Sempre istintivamente si portò il dito verso la bocca e lo succhiò intensamente: mmmmm…. Che sapore delizioso !!
Di tutta fretta raggiunse Guido che era già sdraiato sul letto …. Lo abbraccio e iniziò a frugare nei suoi pantaloni del pigiama …. Tra le sue mani strinse il cazzo di suo marito, non era la prima volta che lo faceva … quando erano fidanzati l’aveva masturbato tante volte, prima di concedersi a lui un mese prima delle nozze, quando invero ormai avevano già fatto le pubblicazioni …. Prima di allora infatti, era rimasta illibata, limitandosi a masturbarsi reciprocamente e null’altro …..
Anche dopo il matrimonio, sotto l’aspetto sessuale, la loro vita era rimasta in canoni di assoluta semplicità … una volta alla settimana … lui la faceva distendere sul letto e le veniva sopra, penetrandola …. La cosa durava qualche minuto; poi lui al volo si proiettava oltre le sue gambe, stringendo il glande, dal quale sgorgava della calda crema bianca …. Non che l’avesse toccata, ma così le era parsa e così era anche stata descritta da Guido ….
Stasera, invece, Giulia aveva voglia di esser presa in un modo diverso, voleva essere lei a montare sopra Guido, come aveva visto in qualche film (non hard core, per carità) o letto in qualche racconto su riviste per donne ….
Una sua collega un po’ birichina con gli uomini, una volta parlando tra amiche, al termine di una pizzata, forse complice la birra bevuta … aveva narrato di cavalcate …. E questo racconto ora le riaffiorava nella mente e l’inducevano a praticare quel gesto con Guido, il suo giovane marito …
Ed infatti, visto che dal bagno era giunta in camera senza slip e visto che aveva tirato fuori dal pigiama il cazzo di lui, l’aveva afferrato ed avvicinato al suo solco contornato da folta peluria, lasciandosi dolcemente cadere sullo stesso, sin quando non era penetrato tutto, sino in fondo ….
Guido era basito per il comportamento di Giulia che sembrava indemoniata, delle forti scariche di piacere l’assalivano … e la portavano ad agitarsi in modo scomposto …. Sin quando Guido non resistendo a quel trattamento l’aveva inondata di quella crema di cui si diceva prima che era effettivamente calda …..
Tacitati i sensi, lui le chiedeva cosa fosse successo, perché si era comportata così.
Ma Giulia non poteva sentirlo, la sua mente vagava altrove, in un’altra dimensione … lei non aveva raggiunto il piacere …. sì era stato emozionante, ma avrebbe voluto che la penetrazione proseguisse ….
Ed ecco che mentre faceva queste considerazioni, nella sua mente tornavano le scene della cena e dell’incontro con Claudio, di quando lui le aveva preso la mano, l’aveva portata verso le due labbra simulandone il bacio …. Di quando le guardava le cosce ed il decolté … Chissà com’era a letto Claudio ?
Mio Dio che pensieri … come le poteva venire in mente tutto questo, ma mentre si auto rimproverava, Giulia avvertiva un forte calore al basso ventre, si sentiva ancora più bagnata di prima e soprattutto ancora più desiderosa di essere presa da un uomo, un vero Uomo.
Il mattino seguente, tutto sembrava rientrato nella normalità..
Giulia a lavoro, Guido pure e Claudio ?
Claudio nella sua mente perversa aveva già elaborato un piano ….
Infatti, all’ora di pranzo, il direttore chiamò il suo sottoposto e nel ringraziarlo per la piacevole serata trascorsa, gli disse che ora toccava a lui ricambiare …
Guido era estremamente felice che il suo capo avesse maturato quella decisione, che costituiva un ulteriore segno di stima nei suoi riguardi.
Tornato a casa, lo comunicò alla bella moglie Giulia che, mentre palesava al marito ancora una volta la sua paura di non essere all’altezza della situazione (Claudio infatti aveva già informato Guido che sarebbero andati nell’esclusivo circolo della vela di ……), sotto sotto si sentiva impaziente di vivere un’altra serata frizzante.
Quando dico sotto sotto, non è un caso !
La timida Giulia infatti avverti un tonfo al basso ventre ed una leggerissima umidità tra le gambe …. Tanto che andò in bagno per controllare …
Chiuse la porta, tirò su la gonna, afferrò gli slip ai lati e li portò giù alle ginocchia … sullo slip nero risaltavano alcune macchioline di colore indistinto …. La ragazza non capiva cosa fosse ed allora – mai lo avesse fatto – portò il dito indice verso le grandi labbra ….. No, non poteva essere, la trovò bagnata, sembrava avesse appena fatto pipì, non resistette …. Mosse il dito sulle pareti – ed ancora, mai lo avesse fatto – avvertì una scarica forte … si guardò allo specchio sopra il lavandino, aveva lo sguardo perso, si morse le labbra …
L’immagine che rifletteva lo specchio non era lei, no non era lei, la brava mogliettina di Guido, ma una Donna che aveva voglia di …..
Lo specchio le restituivano anche l’immagine di due capezzoli che premevano sulla maglietta aderente e che a nulla serviva l’indossare un reggiseno, posto che quei capezzoli, irti come non mai, avevano superato la barriera di quel tessuto e spingevano prepotenti sulla maglietta …
Ah, se Guido l’avesse vista in quello stato, avrebbe pensato che moglie puttana che ho … oddio che vergogna !!! .... ed allora pensò che forse raggiungendo il piacere avrebbe scaricato tutta questa tensione e poteva ritornare in se …
Per l’ennesima volta … mai l’avesse fatto …. Iniziò a strusciare il dito nella sua spacca, si strizzò le tette con l’altra mano libera e bastarono pochi attimi per raggiungere il piacere ….. siiiiiii …. il piacere !!!
Poté così tornare il cucina dove Guido nel frattempo aveva iniziato a preparare la cena.
Il mattino seguente, Claudio illustrò a Guido che la cena cui avrebbero partecipato era una serata di gala e che occorreva l’abito lungo per la donna e lo smoking per l’uomo. Gli disse che a casa sua aveva diversi abiti da donna (non specificò il perché di tale possesso) e che se Giulia voleva poteva prenderne uno in prestito, aggiungendo venite stasera da me che ne proviamo qualcuno …..
La sera Guido non disse nulla a Giulia; sapeva che se l’avesse fatto, lei avrebbe declinato l’offerta … pensò che invece, una volta messa di fronte al fatto compiuto, magari non avrebbe resistito al fascino di indossare un vestito da sogno …
Le disse, genericamente, andiamo a fare un giro in auto, così come sei vestita …. Vedi neanche io mi cambio …
Fece poi finta che, cammina cammina, erano giunti sotto casa di Claudio e che visto che c’erano potevano salutarlo, tanto erano solo le 21 …
Claudio non sapeva di questo stratagemma, ma capiì tutto subito al volo e così introdusse ad un certo punto della conversazione l’argomento vestito da sera.
Giulia …. disse Claudio all’indirizzo della donna … mi piacerebbe un tuo giudizio su di una certa cosa … penso che tu mi possa ben consigliare !
Lo spero, rispose Giulia, ma di che si tratta ?
Seguimi …. Tu Guido invece rimani qui !!! disse perentorio
Giulia lo seguì lungo i corridoi della casa … sin quando giunsero davanti ad una porta, aperta la quale si accorse trattarsi di una cabina armadio.
A terra sul parquet, erano sparsi dei tappeti persiani, al centro c’era un tavolo in noce con una lampada sopra … tutti i lati avevano scansie per scarpe, borse da donna ed abiti, tanti abiti, alcuni dentro sacche altri invece privi di queste coperture. In sintesi: era il paradiso per una donna !!
Giulia era senza parole …. Non sapeva cosa dire e perché Claudio avesse attrezzato una stanza così …
I suoi pensieri vennero interrotti dal suono della voce di Claudio che le diceva … tieni, indossalo … io aspetto fuori …
Imbambolata, quasi in trance, obbedì e appena fatto diede la voce al Claudio che si affacciò … la guardò dalla testa ai piedi e con fare deciso prese da una mensola un paio di scarpe … tacco 12 … e le diede alla donna che sedutasi su di una sedia le calzò …
Giulia allora si volse verso uno degli specchi che completavano l’arredamento di quella stanza e si ammirò, Claudio che era dietro di lei … allora le disse, afferrando il gancio del reggiseno di Giulia, questo non serve … e con abile mossa lo sfilò da sotto il vestito, che ovviamente mal si conciliava con un reggiseno, posto che aveva una scollatura importante, sia anteriore che posteriore ….
Vieni le disse, porgendole la mano, ti porto da tuo marito ….
Insieme fecero ingresso nel salone di casa di Claudio e Guido non poter far a meno di rimanere a bocca aperta ….
Claudio, era dietro a Giulia ed afferrati i capelli di lei, li tirò su, avvolgendoli a spirare ….
Immaginala con una acconciatura così … che le valorizza il collo …
Mentre diceva questo, le sue labbra sfiorarono il collo della donna che percepì il calore del fiato dell’uomo maturo che la stava plasmando, ma percepì soprattutto la potenza dell’erezione di lui che poggiava sul suo culetto … il porco adesso non si curava di trattenersi, visto che nella stanza era presente il marito, anzi accentuò il gesto e, presala per i fianchi, l’accarezzo, dicendo mi sembra che la taglia vada bene … non è necessario fare alcun ritocco.
La donna si volse e lo guardò negli occhi.
Claudio le disse è tuo, per la serata di sabato ….
Ah dimenticavo …. Vieni ancora con me …. E la ricondusse nuovamente nella stanza atelier … aprì un cassetto del comò e le disse scegli tu o faccio io ?
Giulia si sporse e vide che il cassetto era zeppo di abbigliamento intimo … di estrema classe ….
Mentre le sue dita sfioravano quei capi in seta … le dita di Claudio presero a tirare su il vestito e afferrati gli slip che Giulia indossava, con una mossa decisa li portò verso il basso ….
Quando Giulia capì cosa stava succedendo era troppo tardi … era già nuda !
Claudio le fece fare una giravolta, ammirando dapprima il culetto e poi il suo pube.
Forse bisognerà sfoltirlo … disse Claudio, aggiungendo non preoccuparti, ci penso io ….
Giulia non disse alcuna parola, i suoi occhi parlavano da sola …… erano quelli di una donna ormai piegata al volere di quest’uomo maturo che le stava per schiudere la porta di un mondo nuovo.....

Añ CASEADE 0 COMENTARIOS:

Go to The Cuckold World
CLICK HERE