Storia: La Serata al Ristorante - Il Desiderio di Enrico
by EsibizionistabsxVisto: 774 veces Comentarios 7 Date: 01-07-2025 Idioma:

Era una calda serata di lunedi 30 Giugno 2025, poco dopo le 21:00, a Capriate. Tu e Francesca, decidete di uscire per una cena al vostro ristorante preferito, un locale accogliente con scaffali di bottiglie di vino che riflettono la luce soffusa. Indossi una maglia nera aderente che sottolinea il tuo torace tatuato, con la catena d’argento che pende sul petto, mentre Francesca sfoggia un vestito nero scollato che lascia intravedere il décolleté generoso, il perizoma appena visibile sotto la stoffa aderente. I suoi capelli rossastri sono sciolti, e gli orecchini pendenti oscillano mentre si muove, attirando già qualche sguardo curioso. Vi sedete a un tavolo d’angolo, vicini, le vostre ginocchia che si sfiorano sotto il tavolo, e ordinate un rosso corposo.
Mentre sorseggiate il vino, un uomo maturo, sulla sessantina, si avvicina al tavolo accanto. È alto, con capelli brizzolati e un fisico ancora robusto, vestito con una camicia bianca aperta sul petto. Lo riconosci subito: è Marco, un uomo che hai contattato qualche tempo fa su lamoglieofferta.com, un ex imprenditore che hai incontrato una volta per un pompino furtivo in un parcheggio. I vostri occhi si incrociano, e lui ti fa un cenno discreto, un sorriso complice che sa di segreti condivisi. Francesca, ignara, ride a una tua battuta, il suo seno che si muove leggermente mentre si china verso di te.
Decidi di agire. Con il cuore che batte forte, ti alzi per andare al bagno, passando accanto al tavolo di Marco. Gli sussurri: “La mia donna è lì… ti va di provarci?” Lui alza un sopracciglio, il suo sguardo si posa su Francesca, e annuisce con un ghigno. Torni al tavolo, e dopo qualche minuto, Marco si alza, fingendo di cercare il cameriere. Si ferma al vostro tavolo, con una scusa banale: “Scusate, sapete se hanno un vino particolare in cantina?” La sua voce è profonda, suadente, e mentre parla, i suoi occhi si soffermano sul décolleté di Francesca.
Lei arrossisce leggermente, ma risponde con un sorriso, inclinando la testa in modo che i capelli le cadano sul viso, un gesto che hai sempre trovato irresistibile. “Non saprei, ma possiamo chiedere,” dice, la sua voce morbida. Marco si siede senza invito, con la scusa di aspettare il cameriere, e inizia a chiacchierare. Ti inclini indietro, lasciando che prenda spazio, osservando ogni mossa. Lui le fa un complimento diretto: “Hai un’eleganza naturale, il vestito ti sta d’incanto.” Francesca ride, giocherellando con il bordo del bicchiere, e tu noti che il suo piede, sotto il tavolo, sfiora accidentalmente quello di Marco. Il tuo corpo si tende, un misto di eccitazione e ansia.
La conversazione scorre, e Marco diventa più audace. Ordina un altro giro di vino, insistendo per offrirlo, e mentre il cameriere si allontana, le sfiora il braccio con un gesto casuale, ma calcolato. “Sembri una donna che sa godersi la vita,” le dice, la voce bassa. Francesca lo guarda, incerta ma intrigata, e tu intervieni, con un tono scherzoso: “Ha ragione, sei bellissima stasera… magari troppo per me solo.” Lei ti lancia un’occhiata, cercando di capire se stai scherzando, ma il tuo sorriso la rassicura. Marco coglie l’apertura e propone: “Perché non continuate la serata da me? Ho una casa qui vicino con una vista splendida.” Tu annuisci, il cuore che ti martella nel petto, e Francesca, dopo un attimo di esitazione, accetta con un “Vediamo, ma solo un drink.”
Arrivate a casa di Marco, un appartamento moderno con grandi finestre sull’Adda. Lui versa del whisky, e l’atmosfera si fa più carica. Francesca si siede sul divano, le gambe accavallate, il vestito che sale leggermente. Marco si avvicina, sedendosi accanto a lei, e inizia a sfiorarle la schiena con le dita, un tocco leggero che la fa rabbrividire. Tu ti siedi di fronte, osservando, il tuo membro che si indurisce sotto i pantaloni nonostante la sua piccolezza a riposo. “Enrico non si offenderà, vero?” chiede Marco, la mano che scivola più in basso, verso i fianchi di Francesca. Lei ti guarda, incerta, ma tu dici: “No, mi eccita vederti così.” Lei arrossisce, ma non si tira indietro.
Marco la bacia, prima piano, poi con più passione, le sue mani che scivolano sotto il vestito, afferrando il suo sedere sodo. Francesca geme piano, sorpresa dalla propria reazione, e tu ti ecciti ancora di più, immaginando ogni dettaglio. Lui la spinge delicatamente sul divano, sollevandole il vestito fino a rivelare il perizoma. Le sue dita scostano il tessuto, e lei si lascia andare, spalancando le gambe. Marco si slaccia i pantaloni, rivelando un’erezione imponente, molto più grande della tua, e tu senti un brivido di invidia e desiderio. Lui si posiziona tra le sue cosce, penetrandola lentamente, il suo membro che scivola dentro di lei con un movimento fluido. Francesca geme forte, le unghie che graffiano il divano, mentre lui aumenta il ritmo, i fianchi che si muovono con forza.
Tu ti masturbi attraverso i pantaloni, incapace di resistere, il vibratore da 20 cm che immagini di usare su te stesso mentre li guardi. Marco la prende con passione, il suo respiro affannoso che riempie la stanza, e dopo qualche minuto di spinte profonde, grugnisce, sborrandole dentro con un gemito gutturale. Francesca trema, il piacere che la travolge, e tu raggiungi l’orgasmo nello stesso momento, sporcando i tuoi pantaloni. Marco si ritira, un sorriso soddisfatto sul viso, e tu scatti una foto mentale, sapendo di essere finalmente diventato cornuto.
Francesca, ansimante, ti guarda e sussurra: “Non pensavo mi sarebbe piaciuto… ma tu sei d’accordo, vero?” Tu annuisci, il cuore pieno, e le dici: “Sì, e voglio che succeda ancora.” Lei sorride, e Marco propone un altro incontro, lasciando aperta la porta a nuove avventure.