La distanza è niente se il premio è permettermi di soddisfarti...💋💋
😅

Questo costumino sexissimo....che milf stupenda 🫦🫦🫦
Grazie

Ma quanto mi fai tirare il cazzo....ma non si può far niente?
Bisognerebbe domarlo😜

Immaginavo proprio così...che ti stesse divinamente e che il tuo bel culo con sto costume e sempre speciale....
Mmmm

Costumino molto hot complimenti...un immagine dice piu' di tante parole.....
Grazie

...che spettacolo unico....
Grazie

Un condensato di arrapante e porca voglia, in un corpo perfetto e desiderabile, con in esso un animo "gentilmente porco"...sai essere parecchie cose, e il becco, deve gioire di ciò!!!Spero di conoscerti un giorno non tanto lontano...credimi
😊

Sei una strafiga e lo sai benissimo....stai benissimo in ogni modo...... talmente figa che è meglio non guardarti..x non essere colti da attacchi di sborra improvvisi smack
Hahahahahah 💦💦💦

direi che il costumino esalta le tue splendide forme...
Grazie

All´inizio un po´ più delicati, volevo sentire bene la sua fica e anche farle godere dell´ampiezza del mio uccello millimetro per millimetro: era eccitantissimo penetrare lentamente, con dolcezza, e stazionare cercando di andare il più avanti possibie e lasciando fuori solo i coglioni, per poi sfoderare la mazza dalla caldissima guaina e poi tornare dentro. Ad ogni movimento le nostre voci, profonde e quasi sincroniche, si alzavano in alto, a testimoniare un godimento assoluto che avremmo voluto si protraesse in eterno. Così, allaragami, spianami… Sì troiona, sì, sei un dolcissima puttana… Sono la tua troia calda, aumenta il ritmo. Lo vuoi? Sì, fammi sentire tutta tua, tutta cagna. Allora vado. Vai! Non credo di aver mai dato colpi così potenti, il desiderio della Dea era carburante per i miei ormoni completamente fuori controllo. La presi per i fianchi deliziosi per eccitarmi ancora di più, farla sentire ancor più femmina e muovermi con maggiore sicurezza e profondità. Forte, forte, più forte! Sì, ti fotto forte! Ancora di più! Cazzo, così mi fai venire! No, scopami ancora, ti prego! Ancora oggi mi chiedo come sia stato possibile non svuotare le palle in quell´antro meraviglioso di piacere e calore. Era come se lo sperma fosse arrivato a un millimetro dalla punta della cappella, come se ormai il liquido rovente fosse già partito dai centri di produzione ed era trattenuto da una diga invisibile. Il desiderio di liberarmi era infinito, ma anche quello di godere ancora. Dopo un altro paio di minuti di colpi al limite, estrassi la verga dalla fica, in un diluvio di succhi e umori, e mi fiondai con la lingua a rovistare con decisione il buco del culo, pieno di sapori. Sei pronta? No… Non farmi il culo… Lo appoggio solo. Se non vuoi, non ti inculo. Va bene, fai piano lo stesso. Mmm… Che bello! In effetti, il contatto tra la cappella e l´orifizio, che di tanto in tanto allargavo con le due dita oliate in modo opportuno, era davvero piacevole ed eccitante. Ogni tanto tornavo con la lingua a leccarle il buco del culo e la fica, soffermandomi anche sul lembo di separazione tra i due ingressi, con un moto ininterrotto e vorticoso. Quindi, tornai a giocare con il pene in quella zona così desiderata e delicata, strusciando, facendo scorrere su e giù, mentre i nostri mugolii di piacere procedevano sempre più alti. Stavo preparandomi alla sborrata, non ne potevo più dall´eccitazione e le vene erano davvero al limite dell´esplosione, quando giunse l´ormai inattesa esortazione. Inculami, presto! Dici davvero? Sì, lo voglio, voglio che mi inculi e mi sborri dentro… Non me lo feci ripetere, va da sé che l´eccitazione risultà triplicata dall´effetto sorpresa, che s´intrecciava con un desiderio che credevo di non poter esaudire e così, senza indugiare, obbedii al comando. Il cazzo entrò bene, con pochissima resistenza, anche perché lei tendeva le natiche verso l´esterno per rendere anche la visuale più netta. Non avevo mai sentito un buco del culo così accogliente e, al tempo stesso, timido. Spaccami il culo, forza! Certo, troiona, certo. Sfondamelo, fammi sentire davvero puttana. Lo sei tanto e lo sai I colpi, neanche tanto lenti in partenza, si fecero rapidamente più forti e corposi, pieni e decisi. Per quanto desiderassi prolungare il piacere per l´eternità, le difese erano vinte e si sa che l´eccitazione estrema porta alla perdita del controllo anche lo scopatore più esperto e padrone della situazione. La sborra reclamava l´uscita, la Padrona se ne avvide e, con il culo ormai diventato una seconda fica, accompagnò con sempre più decisione il suo movimento, sempre più coordinato con il mio. Vengo, cazzo, vengo! Vieni, porco, vieni! Non credo di avere mai urlato, non solo di piacere, così intensamente nella mia vita. Anche Lei urlò, ma la sua voce profonda e piena fu in parte coperta dal grido animalesco, in cui piacere sommo e una certa sofferenza che non si può mai completamente spiegare si erano fusi. Lo sperma si fece strada nel suo condotto anale, caldo e denso, lo sentì tutto scorrere dentro, come un fiume carsico osceno e inarrestabile. Con le residue forze, in un bagno di sudore, umori e chissà cos´altro, la sditalinai potentemente e le procurai, com´era giusto che fosse, un orgasmo finale che chiuse la sessione. Sfiniti ed esausti ci abbracciamo e con le labbra e la lingua ci scambiammo piaceri e sapori. Avevo raggiunto il vertice della passione possibile: cos´altro avrebbe mai potuto soddisfarmi ancora? Solo Lei avrebbe, di lì in poi, saputo e potuto provvedere. Lei e nient´altro.
Inutile dirti che ho vissuto igni attimo e riletto masturbandomi ferocemente
